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il mio mondo..fatto di frasi, canzoni, racconti, storie di vita, sogni, delusioni, amore...tutto ciò che accade a tutti prima o poi..buona lettura!...and see you soon!

martedì 20 settembre 2011

betrayal

il mondo si fermò. per un solo istante, tutto rimase immobile. vento, alberi, mare, sole, perfino i sassi. nelle sue orecchie la musica suonava troppo forte, ma in quell'attimo non se ne accorse. era il suo cuore ad aver smesso di battere. le sembrava impossibile, eppure sentì il momento preciso in cui andò in frantumi, mentre intorno tutto immobile crollava. ciò per cui aveva lottato, ciò che aveva conquistato e le cose a cui aveva dovuto rinunciare, si ruppe il filo che teneva unite le cose, cedette l'argine che aveva costruito intorno a sè. battè gli occhi, velocemente, lo sguardo le si offuscava e sentì una goccia piccola scenderle sul viso. si appoggiò al muro e si lasciò scivolare in terra, lentamente, involontariamente il suo corpo cercava di proteggersi per quanto possibile, abbassò la testa quasi a baciare l'asfalto, come a voler evitare un'esplosione annunciata. era solo un incontro come tanti altri, era la scena che i suoi amici le avevano descritto, ma vederla con i propri occhi le spezzò il cuore. capì che non restava nulla da salvare, loro si tenevano per mano, camminavano vicini, non facevano nulla di particolare ma la complicità era evidente. faceva male. si sentiva morire. il suo cuore si fermò. tutto il mondo si fermò. implosione. le cose che la circondavano si mescolarono alle sensazioni che le macchiavano l'anima e perse ogni forza. si accasciò al suolo proteggendosi la testa con le mani, stupido istinto di sopravvivenza. non c'erano pericoli esterni. ma il suo corpo reagì nel modo più semplice. cerando protezione. una protezione inutile, il dolore proveniva solo dal centro del petto. rimase stesa lì, sul marciapiede, per un tempo infinito. nessuno le si avvicinò. nessuno si preoccupò che stesse bene. era sola. come sempre era stato e sempre sarebbe stato. non c'era paura, non c'era tristezza, nè odio o delusione. solo dolore. caldo e soffocante. insieme alla consapevolezza della sconfitta. quando finalmente si alzò, tornò a casa, spense il telefono e si addormentò di un sonno tormentato dagli incubi, dalla realtà, dalle imprecazioni. aveva sperato. di nuovo. aveva dato fiducia. di nuovo. aveva dato amore. di nuovo. promise a se stessa che non si sarebbe mai più lasciata toccare così nel profondo. non ne valeva la pena.

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